domenica 27 gennaio 2013

Lettera di don Manuele Modena

Mercoledì 2 gennaio sono arrivato alle ore 11.00 circa (ora locale) all'aeroporto di São Luis, calorosamente accolto dall'equipe italiana, con la quale condivido questa esperienza missionaria: c'erano don Claudio, Carolina e Maria, Damiano con Francesca e il piccolo Isacco (l'altro sacerdote, don Orazio, in questo mese è in Italia). Insieme con loro c'era anche Rosa, l'efficientissima segretaria della Parrocchia e in Rua 8 mi attendeva Francinilde, la signora che si prende cura della nostra casa.
Percorrendo le strade, mentre facevamo i pochi chilometri che separano l'aeroporto dalla nostra Parrocchia, sballottato dalle tante buche che costellano le nostre strade, mi sentivo completamente spaesato, ma la calorosa e fraterna accoglienza di don Claudio e dei fratelli e delle sorelle italiani, al cui fianco sono chiamato a lavorare, mi ha fatto subito sentire a casa. Sono arrivato nei giorni in cui si festeggiava l'ottavo anniversario della nascita della Parrocchia: essa è stata costituita ufficialmente il 2 gennaio, ma la festa si celebra la prima domenica di gennaio (coincidente quest'anno con la festa dell'Epifania).
Questa coincidenza, dono della Provvidenza, è stata molto bella e significativa e mi ha costretto a buttarmi subito dentro la vivacità di questa comunità, pur con tutte le fatiche dell'inizio, a partire dalla lingua, che, se almeno un po' riesco a comprendere, a stento parlo (il mio principale impegno in questi primi giorni è proprio quello dello studio della lingua portoghese). Per la festa di anniversario c'era un programma di tre giorni.
La prima sera -venerdì 4 gennaio- c'è stata l'Adorazione Eucaristica notturna, animata a turno dai diversi gruppi parrocchiali: numerosa è
stata la partecipazione, oltre ogni previsione, per tutta la notte.
Sabato ogni comunità ha raccontato, con diverse forme di animazioni (cartelloni, canti, scenette...) l'esperienza forte delle Sante Missioni Popolari, che si sono svolte nei mesi di maggio e giugno scorsi. Con l'aiuto degli amici italiani, che traducevano per me quello che veniva detto, anch'io mi sono sentito partecipe e ho potuto raccogliere almeno un po' i frutti delle Missioni.
Naturalmente l'apice è stato domenica 6 gennaio, festa dell'Epifania, con la romaria (processione) di 7 km, che ha toccato le Parrocchie da cui è stata smembrata la nostra Parrocchia appunto 8 anni fa. Allegra e vivace, animata dai giovani nel percorso e da altri gruppi parrocchiali nelle tre soste. Al termine della processione, c'è stata la Messa solenne con la presenza del Vescovo dom José Belisario: in questa occasione la Comunità Parrocchiale ha salutato Carolina (una delle due volontarie laiche che per due anni ha servito la Comunità e ora rientra in Italia) e ha accolto me, con la firma anche in pubblico della convenzione tra il Vescovo di Verona, che mi invia, e il Vescovo di São Luis, che mi accoglie nella sua Diocesi.
Una delle tante cose che mi ha colpito e continua a colpirmi nella celebrazione della Messa è il battito di mani
che saluta la Parola di Dio, quando viene portata, con passi di danza, all'ambone e dopo la lettura del Vangelo: bello questo applaudire in primo luogo Dio che fa meraviglie e sempre ci accompagna con la sua Parola (invece noi siamo più abituati ad applaudire noi stessi...).
Questo bagno di folla è stato come un trampolino di lancio nell'impegno che mi attende. In me si alternano paura e gioia, preoccupazioni e fiducia, sapendo che il Signore non abbandona chi confida in Lui. Vivo questo inizio con umiltà e pazienza e con grande meraviglia, ricordando che “solo se siamo capaci di stupirci riconosceremo la santità che c’è attorno a noi”, come mi ha scritto un amico sacerdote. Qui ogni giorno c'è da stupirsi: tutto è nuovo e meraviglioso!

Ringrazio la mia famiglia e tutti gli amici che dall'Italia mi hanno accompagnato e continuano ad accompagnarmi in questa avventura missionaria. Come ho detto nel saluto che ho rivolto alla Comunità, ora anche a tutti voi “peço uma oração porque, como a estrela guiou os magos, eu também possa guiar vocês a encontrar Jesus” (chiedo una preghiera, perché come la stella ha guidato i magi, anch'io possa guidare voi a incontrare Gesù).

padre Manuel
(don Manuele Modena)

sabato 26 gennaio 2013

Scambio di consegne!

Carolina Almari dopo due anni di servizio in Cidade Olimpica ritorna in Italia, mentre don Manuele Modena arriva per iniziare il suo lavoro pastorale. Nella Parrocchia è avvenuto un ipotetico cambio di consegne (vedi foto)! E a nome della comunitá di Cidade Olimpica e dell'equipe italiana in missione un sentito grazie ad entrambi: per il meraviglioso servizio svolto a Carolina e per l'aver accettato questa nuova sfida mettendosi in gioco con entusiasmo a don Manuele (ormai ribattezzato Padre Manuel).


venerdì 4 gennaio 2013

Benvenuto Padre Manuel



Lo scorso 2 gennaio è atterrato all'aereoporto di São Luis, don Manuele Modena, giá ribattezzato Padre Manuel. Padre Manuel è un missionario fidei donum italiano, della diocesi di Verona e va ad aggiungersi alla lista di padri italiani passati dalla Parrocchia Santissima Trinità: padre Luca Mainente, padre Daniele Soardo, gli attuali padre Claudio Vallicella e Orazio Bellomi. Padre Manuel ha 43 anni ed é stato ordinato nel 1994. In aprile arriverà anche un altro sacerdote veronese, don Michele De Santi.
La Parrocchia tutta dà il benvenuto a don Manuele!

giovedì 3 gennaio 2013

Lettera di un giovane brasiliano

È uscita la newsletter di gennaio della famiglia Conati: Francesca, Damiano e Isacco. Eccone un assaggio e il link per andare a leggerla completa...

Newsletter 27: Lettera di un giovane brasiliano

Scrive Emmanuel
Newsletter 27: “I 3 del mese”
3 gennaio 2013: Lettera di un giovane brasiliano
 
 
Cari giovani italiani,
é con grande gioia che scrivo questa lettera per condividere alcune delle mie esperienze e il mio lavoro con la Pastorale Giovanile qui in Brasile.
Il mio nome è Emmanuel, ho 18 anni e vivo nel quartiere di Cidade Olimpica, periferia di São Luís, stato del Maranhão, nel nord-est del Brasile. Qui siamo accompagnati da alcuni sacerdoti e laici inviati dal Centro Missionario di Verona. Già da 5 anni io partecipo alla PJ (Pastorale Giovanile) nella mia parrocchia.
Sul mio cammino ho incontrato vari tipi di persone, in particolare quelle che non credevano in me e non si preoccupavano con i miei obiettivi, però, in mezzo alle innumerevoli difficoltà, ho cercato di non dare peso a queste persone e ho continuato a cercare il mio spazio. La lotta è stata difficile, ma non ho mai smesso di crederci e, grazie a Dio, ho trovato anche persone che mi hanno dato sostegno e dalle quali ho imparato il valore dell'amicizia, del sorriso, dell’abbraccio.............. [continua]