(Se
non ci fossero i giovani, il volto di Dio cambierebbe!)
“I
giovani? Bamboccioni, non competitivi, perché viziati!”, “Giovani europei,
profughi della crisi, l’Australia li aspetta”, “Disoccupazione record tra i
giovani”. Questo quanto si legge sui giornali in Europa. Ma in Brasile non va
meglio. Secondo i dati Unicef, “36735 adolescenti e giovani brasiliani tra i 12
e i 18 anni verranno assassinati dal 2013 al 2016, se per caso rimarrà stabile
l’attuale ritmo di violenza nel paese latinoamericano”.
Vi
siete mai chiesti chi sono i personaggi più importanti nella Bibbia? Io ne dico
due. Gesù e sua madre Maria. Quando il Signore ha deciso di mettere nel grembo
di Maria il Salvatore del mondo, lei aveva circa 15 anni! Dio ha dato in mano
le sorti del futuro cristianesimo ad una adolescente. E quando Gesù predicava
per le strade? Una 30ina d’anni. Insomma un giovanotto. La nostra fede è stata
tramandata nei secoli da giovani (Rebecca, Giuseppe d’Egitto, Davide di Golia,
Ester, Isaia, tutti adolescenti) e ha avuto il suo culmine con due giovani come
Maria e suo marito Giuseppe e subito dopo con Gesù. Dio non ha avuto paura! Ha
dato fiducia ai giovani, gli ha consegnato responsabilità enormi e è stato
ripagato.
La
Chiesa cattolica brasiliana fin dal 1962 organizza la Campagna di Fraternità.
Che cos’è? È una campagna che inizia in Quaresima che si impegna a risvegliare
la solidarietà dei suoi fedeli e della società in generale a riguardo di un
problema concreto che riguarda la società brasiliana. E in quell’anno la Chiesa
si impegna non solo a parlare di quel tema, a far interrogare l’opinione
pubblica e la società civile, ma cerca anche le possibili soluzioni per
migliorare la situazione! La Campagna di Fraternità è la Chiesa a servizio
della società, è un’evangelizzazione che oltrepassa la frontiera della Chiesa,
così che la Chiesa stessa possa compiere la sua missione in una forma molto
ampia.
Nel
2011, per esempio, la Campagna fu dedicata alla difesa del creato e
all’educazione ambientale
(«Fraternità e vita del pianeta»), l’anno scorso al
diritto alla salute («Fraternità e salute pubblica»), mentre in questo 2013 è
«Fraternità e gioventù», con il motto tratto da un versetto del profeta Isaia
(6, 8), «Eccomi, manda me!».
Perché
i giovani? Forse perché la Giornata Mondiale della Gioventù sarà in Brasile tra
pochi mesi, ma soprattutto perché il problema giovani in questo Brasile è
davvero serio. 2 omicidi di media al giorno a São Luis nel 2012: di questi il
70% è di giovani. Droga, alcool, crack uccidono quasi soltanto giovani. Scuole pubbliche
inefficienti, senza professori, senza spazio, con classi di 50 alunni, che
funzionano di mattina per un gruppo, di pomeriggio per un altro, di sera per un
altro ancora, perché non si sono edifici a sufficienza. Mancanza totale di
spazi pubblici: a Cidade Olimpica con 80/90mila abitanti non c´è una piazza, un
parco, un luogo di ritrovo, una biblioteca, un teatro, niente. La strada è il
luogo di incontro, di dialogo, di gioco, di partite di calcio o gare di
aquiloni, ma anche di spaccio, violenza, morte. Si diventa mamma tra i 14 e i
20 anni, a 25 si è già deciso di legarsi le tube per non rischiare di avere
altri figli.
Essere
giovani in questo Brasile, in questo Maranhão, è vivere il vero calvario di
Gesù. È portare una croce pesante, su una strada lastricata e senza luce alla
fine. Alle volte appare un Simone di Cirene che ti aiuta, ma spesso, troppo
spesso, il cammino finisce in tragedia. E a piangere sono le tantissime
famiglie che ogni anno perdono figli su figli a causa della droga.
Dietro
ad ogni ragazzo che ha partecipato alla Via Sacra ci sono vere storie di
violenza, di calvario, di difficoltà famigliari, “Maria” ha avuto il coraggio
di denunciare il padre che stuprava lei e i suoi fratelli, “Simone di Cirene”
sa quanto può far male una cintura, perché l’ha conosciuta dentro le mura di
casa, “Caifa” ha 18 anni e la settimana scorsa ha perso il papá, morto di
cancro per la pessima situazione sanitaria maranhense e ora si ritrova con una
famiglia sulle spalle... Ma tutti questi ragazzi con l’aiuto di tante persone,
di amici e soprattutto con grande fede hanno trovato la forza per andare avanti
e ora sono dei veri testimoni per tutti noi e per i loro coetanei, esempio vivo
di Gesù Risorto! Ecco cosa significa credere nei giovani, avere fiducia nella
gioventù!
E
per citare l’inno della Campagna di Fraternità 2-13:
Sono qui
Signore, sono giovane, sono il tuo popolo!
Ho fame di
giustizia e di amore!
Voglio aiutare a
costruire un mondo nuovo.
Per formare una
rete di fraternità
Un nuovo cielo,
una nuova terra, la tua volontà,
Eccomi, manda me
Signore!
Un
augurio a voi e alle vostre famiglie di una Santa Pasqua di fiducia nel
Signore: Pasqua non è stata solo il 31 marzo 2013, ma è tutti i giorni, nelle
nostre famiglie, nel sorriso dei nostri giovani e dentro di noi.
Ciao!
Damiano,
Chicca e Isacco
Ps.
la Campagna di Fraternità 2014 sarà «Fraternità e traffico di esseri umani»,
altra piaga di questo mondo, per riaffermare il valore del rispetto della
dignità di ogni uomo, donna e bambino.
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